Torna alla lista

#352 PRIMAVERA 2021

Il numero primaverile di Flash Art, “The Age of Love”, prende il titolo da una riflessione introspettiva di Chus Martínez che affronta la lotta del presente contro la volontà di definizione, e restituisce il bisogno collettivo di solidarietà, libertà e di amore. Da una situazione globale complessa è nata una nuova energia progettuale, non mediata, un nuovo modo di produrre cultura, da parte di artisti, collettivi, gallerie emergenti, nuovi spazi digitali, brand di ricerca. Questo numero cerca di racchiudere una parte di questa condizione. Leggi tutto

€10
[60]
#352 PRIMAVERA 2021
#352 PRIMAVERA 2021
#352 PRIMAVERA 2021
#352 PRIMAVERA 2021
#352 PRIMAVERA 2021

Il numero primaverile di Flash Art, “The Age of Love”, prende il titolo da una riflessione introspettiva di Chus Martínez che affronta la lotta del presente contro la volontà di definizione, e restituisce il bisogno collettivo di solidarietà, libertà e di amore. Da una situazione globale complessa è nata una nuova energia progettuale, non mediata, un nuovo modo di produrre cultura, da parte di artisti, collettivi, gallerie emergenti, nuovi spazi digitali, brand di ricerca. Questo numero cerca di racchiudere una parte di questa condizione.

Cover Story dedicata ad Anne Imhof, artista che condivide con molti altri in questa pubblicazione una visione radicale trasferita nella propria pratica.
Inoltre in questo numero: Taja Cheek in dialogo con Carl Craig sulla sua ultima installazione sonora per la Dia Beacon Foundation; Mattia Capelletti ripercorre con Rebecca Salvadori la genesi di Rave TrilogyAlessandro Sciarroni si racconta attraverso suggestioni sui corpi celesti e i movimenti archetipi; Camilla Paolino analizza le pratiche mitopoietiche di Isabella Costabileil programma di ricerca "Digital PTSD. La pratica artistica e il suo impatto sul trauma digitale" promosso dal Castello di Rivoli, e il primo episodio di “SPAZIO” la nuova rubrica visiva concepita da Alessandro Bava che esplorerà, lungo il 2021, le pratiche artistiche che utilizzano lo spazio come medium.

Recensioni: Alejandro Cardenas “ALEXANDRIA” Almine Rech, New York / Hamishi Farah “Antagoni”, Château Shatto, Los Angeles / Emma McIntyre “Pour Plenty On the Worlds”, Chris Sharp Gallery, LosAngeles / Xinyi Cheng “The Horse with Eye Blinders” Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart, Berlino / Lydia Ourahmane “Barzakh” Kunsthalle Basel / Richard Artschwager Gagosian, Roma / Pedro Cabrita Reis e Cerith Wyn-Evans “The Mudam Collection and The Pinault Collection in Dialogue” Mudam Luxembourg – Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean / Senzeni Mthwakazi Marasela “Waiting for Gebane” Zeitz MOCAA, Città del Capo