Il numero primaverile di Flash Art, “The Age of Love”, prende il titolo da una riflessione introspettiva di Chus Martínez che affronta la lotta del presente contro la volontà di definizione, e restituisce il bisogno collettivo di solidarietà, libertà e di amore. Da una situazione globale complessa è nata una nuova energia progettuale, non mediata, un nuovo modo di produrre cultura, da parte di artisti, collettivi, gallerie emergenti, nuovi spazi digitali, brand di ricerca. Questo numero cerca di racchiudere una parte di questa condizione. Leggi tutto
Il numero primaverile di Flash Art, “The Age of Love”, prende il titolo da una riflessione introspettiva di Chus Martínez che affronta la lotta del presente contro la volontà di definizione, e restituisce il bisogno collettivo di solidarietà, libertà e di amore. Da una situazione globale complessa è nata una nuova energia progettuale, non mediata, un nuovo modo di produrre cultura, da parte di artisti, collettivi, gallerie emergenti, nuovi spazi digitali, brand di ricerca. Questo numero cerca di racchiudere una parte di questa condizione.
Recensioni: Alejandro Cardenas “ALEXANDRIA” Almine Rech, New York / Hamishi Farah “Antagoni”, Château Shatto, Los Angeles / Emma McIntyre “Pour Plenty On the Worlds”, Chris Sharp Gallery, LosAngeles / Xinyi Cheng “The Horse with Eye Blinders” Hamburger Bahnhof – Museum für Gegenwart, Berlino / Lydia Ourahmane “Barzakh” Kunsthalle Basel / Richard Artschwager Gagosian, Roma / Pedro Cabrita Reis e Cerith Wyn-Evans “The Mudam Collection and The Pinault Collection in Dialogue” Mudam Luxembourg – Musée d’Art Moderne Grand-Duc Jean / Senzeni Mthwakazi Marasela “Waiting for Gebane” Zeitz MOCAA, Città del Capo