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#362 AUTUNNO 2023

Il 30 ottobre del 1976, al Museo d’Arte Moderna di Bologna, si tiene la performance Io mescolo tutto: Cocaina, Frà Angelico di Gina Pane. La ferita, elemento già presente nella pratica di Pane, diventa un mezzo per “sovvertire la gerarchie delle principali componenti del suo lavoro, quali pittura e gestualità, e mostrare le capacità di queste ultime di fondersi ed evolvere l’una nell’altra”. Nel TIME MACHINE dedicato all’artista ­– accompagnato da una conversazione di Pane con Helena Kontova tratta da Flash Art Italia no. 92-93 Ottobre–Novembre 1979 e da alcuni documenti d’archivio – Caterina Iaquinta esplora l’utilizzo della ferita come segno generatore di un dialogo e i molteplici riferimenti (da Beato Angelico a Kazimir Malevič) che hanno guidato l’artista.

 

Io mescolo tutto rappresenta la “traccia” di questo numero autunnale di Flash Art Italia: un tentativo di indagare la collisione tra linguaggi, media e tecniche differenti nelle opere di artiste e artisti contemporanei. All’interno di questa ricerca rientra a pieno titolo il lavoro di Alessandro Di Pietro, cover story di questo numero, che nelle sue installazioni e nei suoi film mescola riferimenti artistici, filosofici e letterari alimentando una pratica che “somiglia a un ordigno esploso in mille frammenti”. In conversazione con Vincenzo Di Rosa, Di Pietro racconta il suo ultimo progetto, Ghostwriting Paul Theck: Time Capsule and Reliquaries (2020-in corso), approfondisce l’operazione di hacking storiografico compiuta sull’opera di Thek e ripercorre la genesi di Race of a Hippie (2023): un video nel quale convivono found footage e scene del ritrovamento dei lavori “attribuiti” all’artista statunitense.

 

IN QUESTO NUMERO -> Enjoy All Monsters. Alessandro Di Pietro in conversazione con Vincenzo Di Rosa ◯ Look at your watch. What you waiting for? Gaia Vincensini in conversazione con Eleonora Milani ◯ Figure Retoriche. Camille Henrot in conversazione con Estelle Hoy ◯ Una pittura dagli occhi lunghi, anzi lunghissimi. Cecilia De Nisco di Valentina Bartalesi ◯ La terza via dell'arte. Rebecca Moccia di Vincenzo EstremoBrand New "Addio bel soldatino! / morir dovrai anche tu". Leonardo Pellicanò di Giorgio Di DomenicoTIME MACHINE Gina Pane. La ferita come segno. Gina Pane in conversazione Helena Kontova; Defenestrare e perforare l’essere e oltre. Gina Pane, Io mescolo tutto di Caterina IaquintaCRITIC DISPATCH 18a Mostra Internationale di Architettura Biennale di Venezia Architetti senza architettura di Manuel Orazi

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#362 AUTUNNO 2023

Il 30 ottobre del 1976, al Museo d’Arte Moderna di Bologna, si tiene la performance Io mescolo tutto: Cocaina, Frà Angelico di Gina Pane. La ferita, elemento già presente nella pratica di Pane, diventa un mezzo per “sovvertire la gerarchie delle principali componenti del suo lavoro, quali pittura e gestualità, e mostrare le capacità di queste ultime di fondersi ed evolvere l’una nell’altra”. Nel TIME MACHINE dedicato all’artista ­– accompagnato da una conversazione di Pane con Helena Kontova tratta da Flash Art Italia no. 92-93 Ottobre–Novembre 1979 e da alcuni documenti d’archivio – Caterina Iaquinta esplora l’utilizzo della ferita come segno generatore di un dialogo e i molteplici riferimenti (da Beato Angelico a Kazimir Malevič) che hanno guidato l’artista.

 

Io mescolo tutto rappresenta la “traccia” di questo numero autunnale di Flash Art Italia: un tentativo di indagare la collisione tra linguaggi, media e tecniche differenti nelle opere di artiste e artisti contemporanei. All’interno di questa ricerca rientra a pieno titolo il lavoro di Alessandro Di Pietro, cover story di questo numero, che nelle sue installazioni e nei suoi film mescola riferimenti artistici, filosofici e letterari alimentando una pratica che “somiglia a un ordigno esploso in mille frammenti”. In conversazione con Vincenzo Di Rosa, Di Pietro racconta il suo ultimo progetto, Ghostwriting Paul Theck: Time Capsule and Reliquaries (2020-in corso), approfondisce l’operazione di hacking storiografico compiuta sull’opera di Thek e ripercorre la genesi di Race of a Hippie (2023): un video nel quale convivono found footage e scene del ritrovamento dei lavori “attribuiti” all’artista statunitense.

 

IN QUESTO NUMERO -> Enjoy All Monsters. Alessandro Di Pietro in conversazione con Vincenzo Di Rosa ◯ Look at your watch. What you waiting for? Gaia Vincensini in conversazione con Eleonora Milani ◯ Figure Retoriche. Camille Henrot in conversazione con Estelle Hoy ◯ Una pittura dagli occhi lunghi, anzi lunghissimi. Cecilia De Nisco di Valentina Bartalesi ◯ La terza via dell'arte. Rebecca Moccia di Vincenzo EstremoBrand New "Addio bel soldatino! / morir dovrai anche tu". Leonardo Pellicanò di Giorgio Di DomenicoTIME MACHINE Gina Pane. La ferita come segno. Gina Pane in conversazione Helena Kontova; Defenestrare e perforare l’essere e oltre. Gina Pane, Io mescolo tutto di Caterina IaquintaCRITIC DISPATCH 18a Mostra Internationale di Architettura Biennale di Venezia Architetti senza architettura di Manuel Orazi

Recensioni

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